Batiscafo Archimede

(da http://subnacho.blogspot.it)
Nome: Batiscafo Archimede
Notizie: Il governo francese, attribuendo grande importanza alla tecnologia d’avanguardia, conferiva pieno appoggio a quattro progetti considerati essenziali nei settori dell’energia atomica, dello spazio, dell’aviazione (super Concorde) e dell’oceanografia, progetti che venivano portati avanti in tempi e con risultati diversi. l’8 novembre 1955, il comitato del batiscafo (FNRS), operante in seno alla marina militare, contemplava la costruzione di un nuovo mezzo in sostituzione dello FNRS III°, tenendo conto degli insegnamenti già conseguiti e con rispondenza ai seguenti requisiti: capacità di discesa 11.000 m; grande riserva di energia elettrica; buone doti di manovrabilità; Capacità di installazione nella batisfera di tutto il materìale e delle apparecchiature occorrenti per la manovra e le ricerche scientifiche, struttura dello scafo tale da consentire il rimorchio ad almeno 8 nodi. Il servizio tecnico delle costruzioni e delle armi navali presentava il progetto definitivo agli inizi del 1957 e il Centro nazionale delle ricerche scientifiche (CNRS) otteneva l’affidamento finanziario. Nel mese di giugno del 1958 veniva deciso di dar corso alla realizzazione del progetto affidandolo alla marina militare con un sostanzioso finanziamento a carico del CNRS e con una partecipazione a fondo perduto da parte del Fondo nazionale delle ricerche scientifiche del Belgio. La costruzione partiva il 30 luglio 1958 presso l’arsenale di Tolone mentre la batisfera passava in carico alla Compagnia degli Ateliers e Forge della Loira, che consegnava il manufatto a Tolone il 26 luglio 1960. Nel gennaio dell’anno successivo l’assemblaggio poteva considerarsi effettuato, le prove statiche durarono fino al 28 luglio 1961, giorno in cui il batiscafo veniva consegnato ufficialmente alla Marine Nationale con il nome di “Archimede”. Presentava un dislocamento di 200,9/208,9 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 22,10 metri, una larghezza fuori ossatura di 5 metri, un’altezza fuori tutto di 9,10 metri e una immersione media in superficie di 5,20 metri. Un’elica ad asse orizzontale consentiva uno spostamento in immersione di 1-2 nodi, l’equilibrio statico era assicurato da un’elica ad asse verticale mentre una terza elica ad asse trasversale rendeva possibili movimenti di assestamento. Potevano essere imbarcati 2 o 3 uomini. La batisfera era di acciaio al nichelcromo e pesava 19 tonnellate con una camera di sostentamento per la risalita costruita secondo gli stessi concetti del “Trieste”, con l’imbarco di benzina leggera per 170 metri cubi in 16 serbatoi principali, 4 d’equilibrio e 1 di espulsione, oltre ai contenitori della zavorra mobile. La porta circolare di accesso alla zona abitabile si trovava invece sul cielo della stessa. Tre gli oblò, che consentivano una visuale di 58° ciascuno. Numerosa la strumentazione e gli apparecchi imbarcati, bombole di ossigeno assicuranti la rigenerazione dell’aria per 36 ore insieme a due casse di calce sodata per l’assorbimento dell’anidride carbonica. La prima immersine avvenne il 29 settembre in acque relativamente basse, seguita da una serie di discese al largo in acque profonde, tra l’ottobre del 1961 e il 3 aprile del 1962, quando il mezzo venne imbarcato per il trasferimento nelle acque del Giappone dove ebbero termine le prove operative. Il primo successo venne conseguito nella Fossa delle isole Kurili dove il batiscafo raggiunse la profondità di 9545 metri. Seguirono altre campagne scientifiche, tutte con risultati positivi, solo con qualche modifica amministrativa quando l’Archimede (di proprietà della Marina Militare Francese) passò dalla gestione del CNRS a quella di un altro ente. Fu un successo sia tecnico che scientifico in quanto gli oceanografi portarono a termine da maggio a ottobre otto immersioni a grande profondità, di cui due di grande interesse biologico e geologico. Nel 1967, nella stessa area della Fossa delle Kurili, vennero effettuate altre 9 immersioni fino a 9.260 metri, con ricerche sia biologiche che geologiche e geofisiche. (Testo da http://www.cherini.eu/pdf/Batisfera.pdf).
![]() Stato: France Anno: 20/01/1963 Dentelli: 13 x 13 |
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